Dopo che il Parlamento ha approvato la legge sulla sicurezza pubblica che introduce in Italia il reato di immigrazione clandestina, il Governo ha avvertito la necessità di intervenire in materia per consentire la regolarizzazione delle badanti e delle colf irregolari presenti nel nostro Paese.
Per raggiungere tale condivisibile obiettivo, il Governo ha però scelto la strada peggiore. Un emendamento governativo al decreto anti-crisi, ha infatti previsto la possibilità per il datore di lavoro di regolarizzare le badanti e le colf solo previo pagamento di un contributo di 500 euro, imponendo inoltre come condizione per la regolarizzazione delle colf che il reddito del nucleo familiare sia superiore a 25.000 euro o, nel caso di single, superiore a 20.000.
Si introduce così una grave discriminazione tra gli immigrati irregolari sulla base del censo: in pratica, verranno regolarizzate solo le colf e le badanti dei ricchi.