Roma, 14 OTT (Velino) – L’on. Zaccaria (Pd) ha rivolto un’interpellanza urgente al ministro per lo Sviluppo economico per sapere se la possibilità concessa al Presidente del Consiglio di vedere, anche occasionalmente, in bassa frequenza programmi della Rai, in corso di registrazione, sia compatibile con i compiti del Servizio pubblico radiotelevisivo stabiliti nel contratto di servizio stipulato tra il Ministero e la Rai. “E’ infatti questa – secondo Zaccaria – l’impressione che si e’ avuta dalla puntata di ‘Porta a Porta’ sulla sentenza della Corte costituzionale sul Lodo Alfano, andata in onda su Rai Uno mercoledì 7 ottobre, nel corso della quale e’ intervenuto telefonicamente lo stesso presidente del Consiglio. La puntata è stata registrata alle 20.45 circa del 7 ottobre ed e’ andata in onda in differita lo stesso giorno in seconda serata. Nel corso della telefonata, il presidente del Consiglio ha lanciato gravi accuse nei confronti del presidente Napolitano ed ha prontamente replicato con gravi offese ad un commento indignato espresso dall’on. Rosy Bindi (presente in studio ed inquadrata dalle telecamere) difficilmente percepibile da chi fosse collegato solo telefonicamente dato che le voci erano sovrapposte. La reazione dell’on Berlusconi e’ stata del tutto simile – afferma Zaccaria – a quella di una persona collegata non solo telefonicamente al programma, ma perfettamente in grado di seguire la trasmissione con un collegamento anche visivo”. “Secondo Zaccaria, inoltre, il presidente del Consiglio e’ intervenuto telefonicamente previo accordo con i responsabili del programma in modo da stabilire il momento più appropriato per il suo intervento: e’ questo ciò che accade in caso di programmi da trasmettere in differita. I responsabili del programma non hanno tuttavia informato gli ospiti presenti alla trasmissione che l’on. Berlusconi sarebbe intervenuto, in contrasto con quella corretta consuetudine che vuole che i responsabili della trasmissione, così come informano preventivamente tutti gli invitati dei partecipanti, informino le stesse persone anche di eventuali collegamenti esterni, soprattutto – conclude Zaccaria – se rilevanti, preventivamente concordati”.
Sulla vicenda, vedi anche Repubblica 15 ottobre 2009