Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. I capigruppo del Pdl del Senato fingono non voler capire la profondità e il rigore dell’intervento del Capo dello Stato e cercano di portare acqua al proprio mulino per introdurre l’automatismo del lodo Alfano. La proposta di inserire l’automatismo della sospensione dei processi dimostra la testardaggine di una parte che non ha alcuna intenzione di bloccare un provvedimento che sovverte i principi della nostra repubblica parlamentare perché mira ad equiparare il presidente del consiglio al presidente della Repubblica. Per non parlare del tono irrispettoso e irridente con cui i capigruppo si rivolgono alla più alta carica dello Stato parlando di un’apprezzabile eccesso di sensibilità.