(ANSA) – ROMA, 18 APR – ”Mercoledi’ presentiamo un ricorso all’AGCOM e al Corecom Lombardia perche’ dicano, a meno di un mese dal voto, in che misura la posizione di Berlusconi premier, capolista e leader di partito sia compatibile con la par condicio, ed assicurino un immediato ripristino di condizioni di parita’ con il candidato sindacato Pisapia completamente scomparso perche’ nella campagna elettorale di Milano”. Lo rendono noto Roberto Zaccaria e Vinicio Peluffo, deputati del Pd, rispettivamente coordinatore del gruppo di ascolto sul pluralismo e componente della commissione di Vigilanza Rai. ”Nel suo furore agonistico – spiegano – Silvio Berlusconi alla manifestazione elettorale a sostegno della ricandidatura di Letizia Moratti a sindaco di Milano ha dimenticato che non giocava a San Siro e ha dimenticato soprattutto la legge sulla par condicio, che ne esce completamente stritolata. I telegiornali hanno assegnato uno spazio irragionevole ed eccessivo alle sue sconsiderate dichiarazioni sulla Giustizia e su Fini, fatte sullo sfondo di un gigantesco simbolo elettorale dove campeggia il suo nome accanto a quello di Letizia Moratti, il tutto condito con ripetute immagini della stessa Moratti. Il Tg1 ha dato notizia di tutto questo nei servizi di apertura e con la massima evidenza possibile: alle 13.00 Berlusconi ha avuto 44 sec di tempo parola e 1 minuto e 14 sec di tempo notizia; Bersani e Letta 16 secondi di tempo di parola e 15 secondi di tempo notizia; nella edizione della sera stesso menu’ con Berlusconi 42 secondi di tempo parola e 1 minuto e 14 sec di tempo notizia. Di Pietro ha un tempo di parola di 15 secondi, Fini ha un tempo di sola notizia di 12 secondi (eppure e’ il maggior accusato!). Veltroni parla per 16 secondi”. ”Il fatto clamoroso e’ la totale assenza di Pisapia in un servizio che parla della campagna elettorale di Milano che mostra e fa parlare il capolista in Comune per il PdL, che mostra la candidata Sindaco e che non mostra ne fa parlare il maggior candidato dell’opposizione. Insomma, chiediamo un intervento immediato delle autorita’ alle quali ci siamo rivolti”, concludono. (ANSA).