‘A quattro giorni dal voto e dopo l’importante delibera dell’Agcom con la multa a Minzolini con l’ordine di riequilibrio, il controllo sul pluralismo politico dei TG deve essere ulteriormente rafforzato’. Lo afferma Roberto Zaccaria, deputato del Pd e coordinatore del Gruppo di ascolto sul pluralismo televisivo, il quale sottolinea che ‘L’Autorita’ si riunisce ogni giorno e noi ogni giorno forniremo i nostri dati con tempestivi esposti. Nella giornata di ieri 10 maggio il riequilibrio non c’e’ stato: anzi nelle edizioni del pranzo del TG1, TG5 e TG7 e’ stata commessa un’infrazione molto grave: di fronte al divieto esplicito dell’Autorita’, fatto il 12 aprile di mandare in onda in campagna elettorale videomessaggi, equiparabili a spot o messaggi autogestiti, le due testate, con singolare sincronismo, hanno trasmesso il video del Premier confezionato per Youtube, con tanto di scrivania, bandiere e logo elettorale, in primissima evidenza. Abbiamo esaminato TG1, TG2, TG5 e TG 4, edizioni della fascia del pranzo e della sera e Berlusconi ha 6 minuti e 24 secondi di tempo totale, Bersani ha tre minuti e 50, Fini 1 minuto e 11, Casini 54 secondi, Di Pietro 18 e Vendola 0.
Quel che e’ piu’ preoccupante e’ comunque il fatto che Berlusconi ottiene servizi separati che precedono gli altri, spesso ripresi con una regia accurata all’interno di convention affollate e con tanto di logo elettorale in bella vista. Tutti gli altri compaiono all’interno di pastoni indistinti e su sfondi anonimi e spesso poco affollati. Berlusconi continua ad avere nella testa Milano e certamente sabato, nella giornata di silenzio elettorale, non manchera’ di partecipare ai festeggiamenti per la sua squadra, sperando di abbinare il fattore di entusiasmo. Qualcuno – conclude Zaccaria – dovra’ ricordargli che c’e’ un divieto per i candidati di essere ripresi nelle trasmissioni televisive in quel giorno’.
(ANSA). |
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