Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione

E’ uscita oggi l’ottava edizione del manuale, nato nel 1996 con il titolo Materiali per un corso sulla libertà di informazione e di comunicazione. Questa è la premessa:
È un manuale derivato dall’esperienza universitaria che si è arricchito via via anche dell’esperienza pratica.
L’obiettivo, fin dall’inizio, è stato quello di offrire, grazie all’aiuto della dottrina e della giurisprudenza, una visione si-stematica dei diversi interventi legislativi, non sempre concepiti in un quadro organico.
Quello dell’informazione e della comunicazione in Italia rappresenta un settore nel quale prevalgono ancora forti interes-si di parte e che non ha ancora raggiunto quel consolidamento di principi indispensabile per il completamento della sistematica giuridica. Molti richiami della Corte costituzionale sono rimasti inascoltati. Le stesse parole del Presidente della Repubblica Ciampi, contenute in un forte messaggio del 2002 sul tema del pluralismo, hanno avuto solo una flebile risposta.
Sempre più numerosi sono stati negli ultimi anni gli inter-venti dell’Unione Europea. La direttiva televisione senza fron-tiere (dir. 89/552/CEE) è stata rivista nel 2007 (dir. 2007/65/CE) e nel 2010 (dir. 2010/13/UE). Con due direttive del 2009 (dir. 2009/136/CE e dir. 2009/140/CE) sono state inol-tre apportate modifiche alle direttive componenti il “pacchetto telecom” del 2002. Inoltre, nell’ultimo decennio si sono susse-guiti in Italia importanti interventi normativi: il codice in mate-ria di protezione dei dati personali (d.lgs. n. 196/03) ed il codice delle comunicazioni elettroniche (d.lgs. n. 259/03), sono stati modificati nel 2012 per recepire le citate direttive europee del 2009 (d.lgs. n. 69/12 e d.lgs. n. 70/12); è stato adottato un de-creto-legge in materia di contributi all’editoria (d.l. n. 63/12); è stata approvata una riforma delle professioni che ha inciso sulla disciplina dell’attività giornalistica (d.p.r. n. 137/12); è stata in-trodotta una disciplina dell’equo compenso nel settore giornali-stico (l. n. 233/12).
Nel 2004 è stata approvata, dopo vivaci discussioni parla-mentari ed un rinvio del Presidente della Repubblica, una legge di riforma del sistema radiotelevisivo. La l. n. 112/04 (c.d. legge Gasparri) è intervenuta in maniera rilevante sull’assetto della radiotelevisione pubblica, avviandone un processo di privatiz-zazione peraltro rimasto sulla carta, e sull’applicazione del principio pluralistico, allargando in maniera vistosa quel limite antitrust che non aveva mai conosciuto una vera applicazione. Nel 2005 il testo unico della radiotelevisione (d.lgs. n. 177/05), ha riprodotto in larga parte le disposizioni della legge n. 112, senza giungere peraltro a disegnare un sistema organico, ma an-zi lasciando aperte delicatissime questioni.
Un significativo cambiamento nell’assetto del sistema è av-venuto infine nell’aprile del 2010 con l’adozione del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (d.lgs n. 44/10), emanato in attuazione della direttiva europea del 2007. Durante la breve fase parlamentare dedicata alla formulazione dei pareri previsti dalla legge comunitaria 2008 si è discusso sull’idoneità del decreto legislativo ad introdurre nell’ordinamento italiano cambiamenti così significativi. Nel corso del 2012 lo stesso te-sto unico è stato oggetto di modifiche ad opera di un decreto le-gislativo correttivo (d.lgs. n. 120/12).
A fronte di un quadro giuridico che dunque continua ad es-sere estremamente complesso e problematico, principale motivo conduttore del volume è la verifica dello stato di attuazione di quel principio pluralistico, che la Corte ha considerato il princi-pio fondamentale della materia e che fonda, accanto alla libertà di manifestazione del pensiero, un altro diritto fondamentale che prende il nome di diritto all’informazione.
Il manuale, a partire da questa edizione, viene firmato, oltre che da Alessandra Valastro, da Enrico Albanesi e si giova della collaborazione di Elda Brogi, di Simone Calzolaio, di Francesco Di Giorgi e di Valentina Fiorillo oltre che di un qualificato gruppo di esperti che hanno curato l’aggiornamento dei singoli capitoli (Giovanni Piccirilli, Vincenzo Durante, Shara Montele-one, Cecilia Nardelli, Alex Francesco Maglione, Giuseppe De Cesare, Rosella Di Cesare). Su alcune parti più delicate abbia-mo avuto anche i preziosi suggerimenti di autorevoli lettori (Pa-squale Costanzo, Giovanna De Minico e Fernando Bruno). Mentre rivolgiamo a tutti un sentito ringraziamento non pos-siamo non sottolineare come questo tipo di manuale richieda ogni giorno di più una verifica di tipo collegiale. Apprezziamo molto infine anche i suggerimenti che ci giungono dai colleghi che negli anni hanno voluto segnalare il libro ai loro studenti.

Firenze 15 aprile 2013

R. ZACCARIA-A. VALASTRO-E. ALBANESI

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