Voglio concludere l'anno riportando le considerazioni iniziali di Romano Prodi alla conferenza stampa di fine anno
..L'Italia che in questi giorni si avvia a chiudere l'anno e quindi a fare bilanci sul tempo trascorso, e a costruire progetti per il futuro, è un paese che si è rimesso a camminare ed è uscito dalle emergenze. Questo ci dicono i numeri, i dati macroeconomici. Da due anni la nostra crescita si attesta intorno al 2%, abbiamo ripristinato l'avanzo primario, il debito cala costantemente.
Voglio a questo proposito dirvi, per correggere tutte le voci e le insinuazioni in materia che chiuderemo l'anno con un deficit molto più basso del previsto.
Ci collocheremo intorno al 2%, cifra al di sotto di ogni previsione e che non si verificava dall'anno 2000.
Ma mettiamo da parte per un attimo le cifre perché i problemi per i cittadini non si esauriscono solo con un doveroso e rigoroso risanamento dei conti pubblici, realizzato, contro le opinioni dei più, in appena un anno e mezzo di governo. Quello che mi preoccupa oggi è che, accanto a un'Italia che vuole essere bella, vivace e solidale, esiste una mancanza di fiducia, così diffusa nella nostra società. Un clima di insicurezza che appesantisce e non ci permette di alzare il passo, camminare spediti e, infine, correre.
Conta qualcosa che il 2007 sia stato l'anno in cui abbiamo finalmente superato il problema dei conti pubblici? È fondamentale, ovviamente. Essere rientrati sotto i parametri che ci chiedeva l'Europa ci permette di respirare e di predisporre politiche sociali più efficaci. Proprio come si fa nelle famiglie, abbiamo aggredito i debiti, abbiamo risparmiato, abbiamo speso meglio. Eppure questo è un dato che non cambia né la percezione né le reali difficoltà che, ancora oggi, troppi cittadini devono affrontare per arrivare a fine mese. Ma la messa in ordine delle nostre casse, ci permetterà, a fine legislatura, di scendere sotto il 100% di debito in rapporto al Pil, liberando risorse e contribuendo ad aumentare la nostra velocità di crescita
. (www.governo.it)
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