(ANSA) – ROMA, 6 MAG – “L’Agocm e il Corecom della Lombardia avranno certamente occhi vigili su come saranno diffuse le notizie riguardanti la presenza di Berlusconi a Milano per la campagna elettorale e per il consueto rito pubblicitario al Palazzo di Giustizia per il processo Mills: intanto l’osservatorio delle opposizioni sul pluralismo TV opera in questi ultimi nove giorni della campagna elettorale attraverso rilevazioni quotidiane dei TG”. Lo afferma Roberto Zaccaria, deputato Pd e coordinatore del gruppo di ascolto sul pluralismo dell’informazione, il quale rileva che “Berlusconi, come previsto, coglie ogni pretesto per intrecciare il triplice ruolo di Presidente del Consiglio, di leader del PDL e di capolista a Milano e questo dato non sfuggirà certo all’AGCOM per valutarem tempi e qualità delle notizie che lo riguardano. Ma nella sola giornata del 5 maggio il Premier ha fatto di nuovo al parte del leone e l’opposizione naturalmente ha solo ottenuto quella di Cenerentola. La massiccia presenza è stata studiata per bene”, afferma. ”I TG hanno dato notizie su: le nuove nomine dei sottosegretari, il decreto per lo sviluppo, la modifica dell’apprendistato, l’incontro con la Clinton, la ritrovata armonia con Bossi e l’immancabile spot sul problema immondizia napoletana, visto che preoccupano le elezioni nel capoluogo campano. In tutto Berlusconi ha ottenuto in tutte le edizioni del Tg1, Tg2, Tg3, Tg4, Tg5, 11 min. e 42 sec, come tempo di notizia, e 7 min. e 30 sec, come tempo di parola, a fronte dei limitati spazi lasciati all’opposizione, 3 minuti e 6 secondi (Bersani 1 min. e 14 sec; Casini 59 sec, Di Pietro 32 sec e Fini 21 sec). Sommando in conclusione tutti i tempi, nella sola giornata del 5 maggio, la maggioranza ha ottenuto oltre 27 min. (pari 85%) circa, mentre l’opposizione non arriva neanche a 5 min (15%). Da notare che nella giornata del 6 maggio, TG1 e TG2, nelle edizioni del pranzo, hanno lavorato sapientemente per nascondere le notizie sull’affaire Ruby e il rinvio a giudizio di Fede, Mora e Minetti, naturalmente per non parlare di Berlusconi”. (ANSA).