E’ singolare la pretesa di un comico che durante un’audizione parlamentare definisce “zoccole” tutte le parlamentari, che viene puntualmente querelato e poi si presenta ad un partito che rappresenta alcune di queste parlamentari per iscriversi e magari per candidarsi a segretario.
Ancora più singolare il peso che alcuni opinionisti attribuiscono a questo episodio discettando ampiamente sulle insufficienze dello statuto e perfino sulla crisi del PD.
Un partito è un’associazione. Per iscriversi bisogna essere in due: uno che fa domanda e uno (l’associazione) che l’accetta sulla base dei suoi principi. Nessuno scandalo dunque se chi denigra i principi di quella associazione e le sue parlamentari non venga accettato.
Su queste basi il caso sarebbe chiuso, ma non è escluso che qualcuno ci inzuppi il pane per svalutare il congresso del PD e che magari l’interessato possa trarne un beneficio per le sue tournées estive. O tutte e due le cose insieme.
La pubblicità è l’anima del commercio, si diceva una volta.