Si è finalmente conclusa, con la fiducia nei due rami del Parlamento, la complessa procedura che ha portato prima all'elezione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e poi alla formazione del nuovo governo di centro sinistra, presieduto da Romano Prodi. Si è così risolto uno dei piu' complessi passaggi della storia istituzionale del nostro paese.
In presenza del risultato elettorale del 10 di aprile si poteva temere che l'esigua maggioranza parlamentare (al Senato) potesse sfaldarsi di fronte a prove tanto difficili ed invece la maggioranza ha tenuto positivamente ed il consenso aggiuntivo dei senatori a vita rappresenta un elemento gratificante (altrochè immorale!!!!).
Proviamo per un attimo a pensare a che cosa sarebbe successo se quei 25 mila voti fossero andati al centrodestra. Qualcuno può escludere che Berlusconi si sarebbe fatto eleggere Presidente della repubblica dalla "sua" magioranza alla quarta votazione? E allora quale scandalo nel comportamento del centrosinistra che ha offerto la candidatura non politica ma istituzionale di Giorgio Napolitano.
Adesso restano due sfide importantissime: le elezioni amministrative e il referendum costituzionale. Bisogna vincerle entrambe. Solo a quel punto potremo dire che il paese ha girato pagina!
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