Ecco il testo dell'interrogazione presentata da Zaccaria,Giulietti ed altri:i limiti in materia di pubblicità ed in particolare in materia di interruzioni pubblicitarie costituiscono oggetto di una specifica e puntuale disciplina a livello comunitario nell'articolo 11, n. 3 della direttiva del Consiglio 3 ottobre 1989, n. 89/552/CEE ed a livello interno, nell'articolo 37, primo comma, del Testo unico sulla radiotelevisione;
il Parlamento europeo ha approvato in prima lettura una proposta che mira a ridisegnare le regole per la pubblicità nei programmi televisivi in Europa. La proposta tende a rivedere alcuni aspetti della direttiva"Tv senza frontiere" del 1989 già rivista nel 1997 Il controverso aspetto del "product placement", ovvero l'inclusione di prodotti e l'inserimento di temi nel corso di un film o trasmissione Tv, sarà permesso, a determinate condizioni, in una serie limitata di programmi. Sono esclusi i notiziari, i programmi per bambini e i documentari".
la Corte costituzionale ha richiamato il Parlamento sulla necessità che i limiti in materia di pubblicità radiotelevisiva siano sempre rigorosamente osservati in quanto posti a tutela degli utenti e della libertà della stampa.
l'Autorità delle comunicazioni che ha competenze in materia di applicazioni dei limiti legislativi e di adozione di norme regolamentari, in data 23 novembre ha approvato provvedimenti sanzionatori nei confronti di alcune emittenti in seguito alle ripetute violazioni delle norme riguardanti le interruzioni pubblicitarie durante la trasmissione dei film;
le emittenti televisive, tendono ad adottare con sempre maggiore frequenza comportamenti oggettivamente elusivi delle regole predette, aumentando vistosamente, anche attraverso l'inserimento di altri programmi, nel corso dei film, il numero delle interruzioni consentite dalla legge, portando la durata della trasmissione dei film a tempi decisamente insopportabili per gli utenti
la stessa Autorità anziché imporre comportamenti rigorosi si accingerebbe a rivedere in senso più permissivo le regole legislative
Per sapere
Se i comportamenti suddetti siano in qualche misura collegati alle nuove indicazioni contenute nella proposta di direttiva Tv senza frontiere
Se non ritenga, alla luce anche dei principi che ispirano il disegno di legge governativo, in materia di pubblicità che detti comportamenti confermino l'esistenza di un problema acuto in questa materia con strumenti molto deboli a difesa degli utenti meno protetti e non solo dei minori
Se non ritenga che, nonostante le indicazioni che dovessero emergere in sede europea, rimanga centrale in questa materia, che la Costituzione fa oggetto di particolare tutela e di riserva di legge, il ruolo del Parlamento e comunque del legislatore nazionale
Se ritenga compatibile con le norme esistenti in materia di limiti di pubblicità ed in particolare in materia di interruzioni pubblicitarie la prassi di aumentare il numero delle interruzioni attraverso l'inserimento artificioso di un nuovi programma all'interno della programmazione dei film.
Se valuti opportuno consentire agli utenti, attraverso precisi vincoli posti alle emittenti, la conoscenza preventiva della durata di un film e comunque di un programma registrato, comunicando in maniera percepibile durata netta e lorda dello stesso.
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