(ANSA) – ROMA, 27 GEN – “La decisione della giunta per le autorizzazioni di Montecitorio di rinviare gli atti alla procura di Milano rappresenta una vistosa forzatura del regolamento della Camera”. Lo afferma Roberto Zaccaria, vicepresidente della commissione Affari costituzionali di Montecitorio, il quale spiega: “L’articolo 18-quater del regolamento prevede questa ipotesi all’interno della procedura per i reati ministeriali ed è stato infatti introdotto all’indomani della riforma costituzionale dell’art.96. La richiesta della procura di Milano si riferiva invece all’applicazione dell’art.68 in merito alle perquisizione connesse a reati comuni commessi da parlamentari (in questo caso Berlusconi). Alla Camera spettava solo rispondere positivamente o negativamente alla richiesta e non imbarcarsi nella valutazione ministeriale o non ministeriale dei reati, compito che spetta alla magistratura. L’arrivo del nuovo pesantissimo dossier della procura di Milano ha portato la maggioranza a scegliere questa linea regolamentare, per evitare un ulteriore e più imbarazzante esame degli atti. Sostenere che Berlusconi abbia agito per tutelare le implicazioni internazionali collegate al fermo della nipote di Mubarak – conclude Zaccaria – è spaventosamente ridicolo anche sul piano istituzionale”. (ANSA).