‘Cambiano i governi ma le abitudini dei telegiornali nella distribuzione dei tempi televisivi non cambiano affatto, anzi peggiorano. Il Pdl, secondo i dati dell’Osservatorio di Pavia del mese di dicembre 2011, ha mediamente un tempo di parola che e’ piu’ del doppio (oltre il 20 per cento) rispetto a quello riservato al Pd (meno del 10 per cento), senza nessuna giustificazione dal punto di vista politico parlamentare’. Lo dichiara Roberto Zaccaria, deputato del Partito democratico, commentando i dati pubblicati su Il Sole 24 ore.
‘Il governo Monti che per la sua natura ‘tecnica’ e per il peso ‘notiziale’ dovrebbe avere un rilievo maggiore rispetto al governo precedente – continua Zaccaria in una nota – si trova ad avere invece circa la meta’ del tempo (circa 20 per cento) prima riservato al governo Berlusconi (circa il 40 per cento). Solo il presidente Monti vanta un tempo personale che supera, con il 20 per cento, quello degli altri leader. Di fronte a cosi’ vistosi squilibri in violazione del pluralismo che la legge vuole rispettati anche al di fuori del periodo elettorale, sembra singolare che la denuncia debba venire dai media e da parte di singoli esponenti politici, mentre si registra il silenzio dell’Agcom. L’Autorita’ ha la competenza e tutti gli strumenti necessari per intervenire in materia, ma i dati che compaiono sul suo sito sono illeggibili e purtroppo tardivi. Sarebbe opportuno che ci fosse una presa di posizione chiara ed ufficiale’. (ANSA). |
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